Tagliavano la droga con prodotti farmaceutici, tre arresti tra Sora e Isola del Liri

I Carabinieri della Compagnia di Sora hanno eseguito i tre provvedimenti cautelari emessi dal GIP del Tribunale di Cassino, nell’ambito di un’attività coordinata dalla Procura della Repubblica di Cassino e che ha consentito di raccogliere fondati indizi di responsabilità a carico di tre persone responsabili, a vario titolo, di spaccio di sostanze stupefacenti in concorso. L’attività investigativa è stata condotta per diversi mesi dai militari della Stazione Carabinieri di Isola del Liri, con il fondamentale supporto dei colleghi del Nucleo Operativo della città volsca.

L’indagine è partita dal controllo di un giovane, nel febbraio 2020, nel centro abitato di Isola del Liri, che si liberava di una dose di crack. Da lì si è arrivati ai venditori che operavano a Isola Liri. Nel corso delle attività di intercettazione e dei conseguenti servizi svolti dai carabinieri, nel periodo da settembre a dicembre 2020, sono state acquisite informazioni fondamentali per individuare i luoghi dello spaccio ma soprattutto per stabilire le modalità con cui avveniva e contrastare tutte le contromisure messe in campo dagli indagati. 

All’esito delle prime verifiche, sono stati individuate tre persosone operanti a stretto contatto tra loro. In particolare i primi due, un 39enne ed un 34enne entrambi di Isola del Liri, quasi sempre insieme, si spostavano per i comuni di Isola del Liri e Sora a seguito degli appuntamenti presi con i clienti con i quali stabilivano punti di incontro prevalentemente nei pressi dei locali pubblici, bar, pub e ristoranti o nelle aree di parcheggio pubblico, ossia laddove arrivare in auto fosse agevole e un appuntamento assimilabile ad un incontro fortuito. Numerosi i piccoli sequestri effettuati dai militari a seguito delle singole cessioni in cui venivano contestati agli acquirenti le dosi appena ricevute. 
Nelle conversazioni intercettate i riferimenti allo stupefacente, ai clienti, alle consegne e al denaro erano chiarissimi. Si sentivano chiaramente il fruscio delle banconote ed i due indagati che contavano a voce alta scandendo i numeri delle banconote. Non mancavano i commenti sull’aver terminato la droga e sulla necessità di dover preparare nuove dosi.

Un giro di affare grandissimo che abbracciava l’area tra i comuni di Sora ed Isola del Liri, che i Carabinieri sono riusciti a ricostruire monitorando gli spostamenti degli spacciatori ed identificando molti dei loro acquirenti. Anche qui nelle intercettazioni venivano fatti commenti sull’elevato numero di clienti piuttosto che sul ricavato, in €uro, della vendita.

Uno degli aspetti più inquietanti emerso dalle indagini era, però, il fatto che dopo essersi approvvigionati della sostanza stupefacente dai propri fornitori, per incrementare al massimo i guadagni, procedevano personalmente, a volte addirittura in macchina, “al taglio” della sostanza stupefacenti utilizzando dei prodotti acquistati in farmacia. Un procedimento azzardato e folle perché mischia lo stupefacente che è già di per se una sostanza chimica molto pericolosa con altre sostanze senza alcun criterio scientifico/medico, mettendo a rischio la vita di tutti i loro “clienti”. Così quattro grammi “puri” diventavano dieci grammi in dosi, con acquirenti a volte scontenti ma il più delle volte costretti a dover ricorrere a molteplici acquisti per soddisfare la propria necessità fisica.

REDAZIONE LaProvinciaQuotidiano.it

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