Era impegnato in un allenamento di minibasket in una palestra di Chivasso (comune della Città metropolitana di Torino), lui che amava la pallacanestro e sognava di diventare un campione della palla a spicchi. Erano le 17.15 di venerdì scorso. Nicolò Cazzamani, di soli 9 anni, all’improvviso, nel pieno della consueta seduta di allenamento, si è sentito male e si è accasciato sul parquet davanti agli occhi attoniti dei compagni, degli istruttori e del papà Luca che lo aveva accompagnato.
Immediatamente il padre e gli allenatori hanno preso Nicolò e lo hanno portato in bagno, dove il ragazzino ha accusato dei conati di vomito ed è svenuto. A quel punto è intervenuta anche la madre di un suo compagno che è medico ma Nicolò non si riprendeva. Quindi, visto che la situazione non migliorava, sono stati chiamati i soccorsi e sul posto sono arrivati i sanitari del 118.
Prime cure e poi rapido trasferimento al pronto soccorso dell’ospedale di Chivasso. Anche qui, però, il quadro clinico del ragazzino non è migliorato e allora, visto il sospetto di un’emorragia cerebrale, ne è stato disposto il trasferimento d’urgenza all’ospedale Regina Margherita di Torino.
Quando è arrivato nel nosocomio del Capoluogo piemontese era privo di conoscenza e in condizioni disperate. I chirurghi hanno tentato di operarlo, ma è stato tutto inutile e il cuoricino di Nicolò ha smesso di battere alle 10 di sabato mattina.
Il bambino frequentava la quarta elementare alla scuola “Bertolo” di Torrazza Piemonte, il paese dove era nato e cresciuto. Amava il basket e da 4 mesi faceva parte della squadra degli “Aquilotti” dell’Asd Basket.
Una morte improvvisa che ha lasciato tutti sconcertati e nel dolore. Tanto più che Nicolò non aveva mai dato segnali di malessere o anomalie di altro genere prima di venerdì. Questa sera, a Torrazza, si terrà un rosario per ricordare Nicolò mentre domani, martedì 28 gennaio, saranno celebrati i funerali.