venerdì 19 Aprile 2024
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“Se vogliamo un mondo migliore, dobbiamo essere gente migliore”

(Philip Gordon Wylie, scrittore statunitense)

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Ho pensato possa essere interessante condividere l’introduzione alla descrizione del Progetto divulgativo promosso dall’Automobile Club di Frosinone che ho scritto nell’imminenza della presentazione al pubblico dell’iniziativa il 30 marzo prossimo.

Presentare l’articolazione del progetto e gli argomenti in programma, è stata l’occasione per sottolineare il grido di aiuto che il nostro pianeta ci rivolge. Solo con un cambiamento di atteggiamento e, di conseguenza, con una differente visione del nostro futuro potremo fronteggiare e mitigare gli effetti del cambiamento in atto.

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“L’attività convegnistica che ci accingiamo a svolgere intende offrire momenti di informazione qualificata e occasioni di riflessione sulle sfide che ci attendono in tema di tutela dell’ambiente, di lotta ai cambiamenti climatici e di costruzione di un nuovo modello di sviluppo equo e sostenibile.

Abbiamo, altresì, immaginato questa iniziativa come un “Libro Bianco”, uno strumento informativo in grado di consolidare la consapevolezza del cambiamento in atto e di sensibilizzare cittadini, imprese, associazioni e istituzioni sui temi della sostenibilità economica, sociale e ambientale.

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L’innovazione è guidata dalla ricerca ma, parimenti, è il prodotto dell’evoluzione della società. Superare le sfide economiche provocate dalla crisi legata al Coronavirus (prima) e dalla guerra in Ucraina (poi) con le ricadute negative in termini di approvvigionamento energetico e di scambi di materie prime, significa stabilire una “nuova normalità” con un’industria europea più competitiva, più sostenibile e più verde.

lo strumento per la ripresa e la resilienza di Next Generation EU mira specificamente ad accelerare la diffusione di nuove tecnologie, assicurando che vadano a vantaggio sia dell’economia che della società in generale, in tutti gli Stati membri, le regioni e le città.

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L’UE propone una visione coerente per il futuro dell’industria europea, “Industria 5.0”. Questa visione completa l’attuale paradigma di “Industria 4.0” facendo di ricerca e innovazione le forze trainanti della transizione verso un’industria europea sostenibile, antropocentrica e resiliente. Essa sposta l’attenzione da un valore destinato esclusivamente agli azionisti a un valore destinato agli stakeholder e a tutti i soggetti interessati.

Questa visione riconosce la capacità dell’industria di conseguire obiettivi sociali che vadano al di là della crescita e dell’occupazione, la sua capacità di diventare fornitore resiliente di prosperità, con una produzione rispettosa dei limiti del pianeta e ponendo al centro del processo produttivo il benessere dei lavoratori dell’industria.

Inquadreremo l’attuale epoca geologica – Antropocene – e considereremo come l’Homo sapiens ha inciso sull’equilibrio e sui processi geologici del pianeta con le sue attività di modifiche territoriali, strutturali e climatiche.

Nondimeno, affronteremo alcuni dei diciassette obiettivi dell’agenda ONU 2030, anche con riferimento alle opportunità offerte dal PNRR come strumento di programmazione per una nuova fase di rilancio del sistema-Paese.

Anche le modifiche al testo costituzionale sono una lampante testimonianza del cambiamento epocale in atto. Per la prima volta dal 1948, sono state apportate modifiche a due articoli della Costituzione. 

La nuova formulazione dell’art. 9, che rientra tra i “Principi Fondamentali” dell’ordinamento costituzionale (articoli 1-12) introduce la tutela dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni.

La riforma è intervenuta anche sul secondo comma dell’art. 41 che prevede che l’attività economica privata è libera, e non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o “in modo da recare danno alla salute, all’ambiente, alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana”.

I temi sul tavolo impongono il necessario ricorso al cosiddetto “approccio interdisciplinare” che rappresenta una straordinaria opportunità di poter affiancare diverse competenze giuridiche, tecniche e istituzionali in un’ottica di contaminazione del sapere, al fine di espandere i propri orizzonti di conoscenza.

La sinergia ed il dialogo che intendiamo promuovere tra il mondo accademico (rappresentato da professori di aree culturali diverse), il mondo delle Istituzioni e delle Pubbliche Amministrazioni, delle professioni e delle imprese rappresentano le basi di un impegno condiviso per il perseguimento del bene comune.

La natura si sta ribellando ed è difficile immaginare come sarà la nostra vita tra vent’anni. Siamo convinti che la divulgazione dei saperi e delle competenze sia lo strumento per comprendere e per adeguarsi consapevolmente al cambiamento in atto.

Difronte a temi di importanza centrale per il nostro futuro e quello, soprattutto, delle prossime generazioni, l’attività di comunicazione deve essere la leva per affrontare il lavoro che ci aspetta.

Donare informazione, comunicare e condividere per acquisire consapevolezza è lo spirito che ci ha portati qui.

L’auspicio è che, dagli incontri in programma, ciascuno possa ricavare un seme di speranza infinita e la consapevolezza che solo attraverso la conoscenza e l’adozione di nuovi stili di vita potremo modellare – insieme – la visione sul mondo che verrà.”

Se hai domande o curiosità, scrivimi nei commenti o a dambrosio.miki@gmail.com: farò del mio meglio per risponderti presto.

Alla prossima!

Michele D’Ambrosio

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Michele D'Ambrosio
Michele D'Ambrosio
Laureato in Economia e Giurisprudenza, Michele D’Ambrosio è consulente di direzione e di comunicazione aziendale e per TuNews24.it cura la rubrica settimanale “Marketing, Branding, Comunicazione”. Già dirigente di società in Italia e all’estero, cura per aziende e professionisti la definizione dello stile di Comunicazione e il posizionamento del Brand. Il suo focus è risolvere le esigenze di visibilità di chi intende entrare in connessione con il proprio pubblico con una narrazione di sé originale e distintiva. “Il Brand non è una tattica, è la costruzione di un rapporto di fiducia con la tua audience. Il racconto delle tue unicità ti condurranno al tuo pubblico” (Michele D’Ambrosio)
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