TOP – POMPEO A GONFIE VELE
All’ex presidente della Provincia Antonio Pompeo va riconosciuto l’importante risultato elettorale ottenuto alle Regionali, nonostante i pronostici ne sottostimassero il valore. Con 14.546 preferenze conquistate è stato uno dei più votati in Ciociaria e senza dubbio il più votato nella sua città (ben 3.701 preferenze). L’ex sindaco di Ferentino ha sicuramente raccolto anche una parte del voto di dissenso all’area del partito guidata da Francesco De Angelis, ma il suo risultato è comunque stato notevole e determinante per l’assegnazione del seggio al Partito Democratico. Dunque difficile immaginare un Pd senza il contributo di Antonio Pompeo e dei tanti amministratori che lo hanno sostenuto.

FLOP – VACANA DA GALLINAROCK A GALLINA…FLOP
Luigi Vacana è l’esempio vivente di come i ‘like’ sui social non si traducano in voti. Il consigliere provinciale e vicesindaco di Gallinaro, con 1.218 preferenze alle Regionali è senz’altro uscito ridimensionato politicamente. Lui che per l’intera legislatura Pompeo in Provincia è stato accanto all’ex presidente, per anni come suo vice, raccogliendo visibilità e ogni ‘benefit’ per ciò di cui si faceva promotore, non è riuscito a capitalizzare l’enorme spazio concessogli. Basti pensare che nella città dove lui è vicesindaco, Gallinaro, è arrivato secondo dietro Andrea Amata, che è stato sostenuto dall’opposizione ‘Gallinaro nel cuore’ ottenendo il primato di preferenze per la Lega. Facile ottenere ‘like’ per una foto dove si è cinti da una catena di salsicce, mentre la politica è altra cosa. Forse gli elettori non hanno apprezzato neanche il ‘tradimento’ politico ai danni di Antonio Pompeo subito dopo l’esito delle Provinciali, con l’elezione del presidente Luca Di Stefano, dal quale ora spera di ottenere una delega. Probabilmente avrebbe fatto meglio a sostenere fino alla fine l’ex sindaco di Ferentino, guadagnandosi almeno il marchio di affidabilità. E chissà se, con il suo bacino di voti traslati nel contesto Pd, Vacana e Pompeo a quest’ora avrebbero potuto festeggiare insieme in Regione.

TOP – RETROSI, L’ASSESSORE ‘OPERAIO’
Angelo Retrosi non molla. Va avanti senza esitazione come un trattore. Nonostante un’Amministrazione sempre più traballante, lui fa il suo con impegno e dedizione. I lavori pubblici non sono mai stati così attivi da quando il delfino di Nicola Ottaviani ha preso in mano (e a cuore) l’importante delega. Corre da un cantiere a un altro, da una parte all’altra della città, per monitorare lo stato delle opere e controllare che tutto sia fatto al meglio. Dalla nuova piazza di fronte alla Sacra Famiglia alla passerella sul fiume Cosa di viale Roma, dall’auditorium Colapietro al teatro Vittoria. E poi la sistemazione dell’area esterna alla scuola Barbagallo con la messa in sicurezza del muro perimetrale e il rifacimento del piazzale, l’area camper con rotatoria nel parcheggio prospiciente l’ospedale Spaziani, il ripristino del sistema d’illuminazione a Madonna della Neve, la riqualificazione del ponte in legno presso il quartiere Selva Piana, la sistemazione dell’immobile comunale di viale Portogallo e tanto, tanto altro. Tutto questo solo nelle ultime settimane.
Il suo tallone d’Achille? Il sindaco Riccardo Mastrangeli, con il quale deve obbligatoriamente rapportarsi sulle grandi opere, che proprio per questo stentano a decollare. Il primo cittadino, tra l’altro, appena insediatosi decise di trattenere, tra le altre, la delega all’Urbanistica, proprio per avere il controllo diretto su determinate questioni. Ma il punto, ora, è: come mai i lavori sull’ex Variante Casilina (via Saragat) ancora non sono stati terminati, nonostante il cronoprogramma diffuso dal Comune prevedesse la realizzazione dell’opera in 120 giorni? Tutto doveva essere già terminato, mentre siamo quasi a marzo e ancora di completo non c’è niente. Ma soprattutto: siamo sicuri che si stia operando rispettando quanto annunciato e, quindi, senza alcuna difformità né deficienza rispetto a ciò che era stato stabilito? Stessa cosa, ad esempio, il restyling dei Piloni con annessa grande piazza in Largo Turriziani: dopo tanti e continui annunci, la realtà è che nulla di concreto, ancora, si muove. Il ‘sindaco social’ prosegue con la politica degli annunci ma non fa fatti, solo tanto fumo (LEGGI: Restyling dei Piloni, lavori al palo. Le bugie di Mastrangeli ai cittadini viaggiano su Facebook). Prendesse un po’ esempio dall’assessore Retrosi e si rimboccasse le maniche, facendo un po’ meno il fenomeno social e più il ‘sindaco operaio’.

FLOP – ROTONDI, UN ‘FANTASMA’ IN COMUNE
L’assessore Maria Rosaria Rotondi… chi? Un’illustre sconosciuta al governo della città capoluogo. Nessuno sa chi sia, cosa faccia, di cosa si occupi o quale sia il valore aggiunto apportato in questi mesi all’ente… niente di niente. Ma soprattutto nessuno sa perché sia finita, improvvisamente, a governare Frosinone al fianco del sindaco Riccardo Mastrangeli, come membro di Giunta: assessore con l’importante delega alla Polizia Locale. Con grande demerito, visto che sulla questione blocchi del traffico (ed è solo un esempio in ordine temporale più vicino ad oggi) nulla di buono è stata in grado di fare. Anzi, nulla del tutto. Tranne difendere senza alcuna logica il primo cittadino, che sull’argomento ha continuato a sbagliare ogni volta, ordinanza dopo ordinanza (LEGGI: Domenica ecologica ‘last minute’ senza motivo, l’Amministrazione Mastrangeli crea scompiglio in città – LEGGI: Ennesima gaffe di Mastrangeli: ordina lo stop ai veicoli più ecologici e fa circolare i più inquinanti – LEGGI: Blocco del traffico sbagliato, il ‘mea culpa’ di Mastrangeli).
Visto che, chiedendo in giro, nessuno ha saputo darci risposte o notizie sull’assessora ‘fantasma’, siamo dunque andati a dare un’occhiata sul portale del Comune, all’interno della sezione ‘trasparenza’. Qui scopriamo che la Rotondi, 58 anni a ottobre prossimo, è residente ad Alatri, non a Frosinone. È, poi, possessore di una Citroen C2 (ma questo poco importa) e, prima di avere l’incarico di assessore, dichiarava redditi complessivi per circa 61mila euro: quindi oltre 5mila euro al mese. Tutto questo, lo ripetiamo, prima che Mastrangeli le desse anche la delega assessorile. Ma cosa fa nella vita? Qui ci viene in aiuto il suo curriculum, nel quale leggiamo che è una dipendente dell’Astral, l’azienda pubblica della Regione Lazio che gestisce in concessione la rete viaria e il servizio di infomobilità regionali. All’interno dell’ente si occuperebbe della fatturazione dei canoni concessori. Dunque un’impiegata ‘parastatale’ in uno dei tanti uffici regionali, le cui scrivanie sono piene di scartoffie e burocrazia varia da portare avanti. Burocrazia fiscale, non certo operativa sulle questioni di viabilità, quindi che nulla ha a che fare con la delega alla Polizia Locale ricevuta. Ok, non essendo un ‘assessore tecnico’ forse la sua carica è stata fortemente voluta da popolo sovrano. Neanche questo: alle ultime amministrative ha preso poco più di cento voti, in un Comune di quasi 50mila abitanti. E quindi? Quindi niente, governa la città senza grandi competenze specifiche né volontà dei cittadini elettori. Ma solo per volontà del sindaco. E lo fa in maniera molto… ‘trasparente’, che stavolta non è il sinonimo di limpida e pulita, ma sta a significare che, analizzata la situazione, poco cambia la sua presenza o meno per la città.
Leggiamo, però, che con la politica ‘passiva’ è sempre riuscita bene, visto che dal 2003 al 2007 è stata responsabile della segreteria di un consigliere comunale di Roma, l’onorevole Ettore Germini; nel 2004 è stata nominata responsabile di settore per il raccordo tra Astral Spa e la Direzione Regionale Infrastrutture della Regione Lazio; quindi dal 2006 al 2010 è stata comandata presso il Consiglio regionale del Lazio con funzioni di assistente del presidente del Gruppo di Forza Italia; e ancora: dal 2010 al 2011 è stata nominata responsabile della segreteria particolare del presidente del Consiglio Regionale del Lazio Mario Abbruzzese; ora è arrivata a fare l’assessore della Giunta Mastrangeli a Frosinone. Prossima tappa quale sarà? Leggiamo sul curriculum che suona anche il pianoforte, quindi potrebbe essere ‘piazzata’ come presidente del Conservatorio di Musica, sempre a Frosinone o in un’altra provincia del Lazio, insomma dove più la aggrada. Chissà, staremo a vedere, rimanendo in… vigile attesa.


