Dalla Ciociaria un inno alla speranza e all’unione, seppur “virtuale”, durante questa terribile emergenza dovuta alla pandemia del virus Covid-19. È quello cantato e messo in musica da Matteo Panetta, in arte Pané, arrangiatore e polistrumentista della provincia di Frosinone, che in appena 48 ore dal lancio sfiora già i duemila clic su Youtube.
Nel videoclip 60 comparse per infondere buonumore
“Soli insieme”, è questo il titolo del suo nuovo singolo già divenuto virale in Ciociaria, mostra nel videoclip circa 60 comparse tra amici e conoscenti: ben 60 persone che, mentre cantano, rivelano momenti di vita reale e quotidiana della quarantena a cui tutti siamo sottoposti in questi giorni. Ognuno, però, con il sorriso sulle labbra, perché è proprio questo lo spirito e l’obiettivo della canzone: mettere un pizzico di buonumore in queste giornate tristi e infondere speranza e voglia di andare avanti, pensando al futuro, che sarà certamente più roseo di questo tragico presente.
“Uniti come nel 2009 per l’Abruzzo”
Costruita un po’ sulla falsa riga di “Domani”, la canzone incisa nel 2009 da 56 grandi artisti per raccogliere fondi a sostegno degli interventi di ricostruzione post-terremoto che flagellò l’Abruzzo, “Soli insieme” è anche ricca di arrangiamenti delicatamente funk e rap, tipici dello stile di Panè, che rendono la melodia contagiosa e trascinante. Il terremoto, tra l’altro, viene anche citato nella canzone: l’autore, infatti, chiede a tutti, in musica, di rimanere uniti come nel 2009 per l’Abruzzo.
Un testo ironico ma anche riflessivo e pieno di sentimenti
Ma diamo una letta al testo, sicuramente meritevole di attenzione grazie al significato profondo e ad ogni scelta lessicale, non lasciata di certo al caso, tra l’altro composto dallo stesso Panetta in collaborazione con tanti amici che hanno seguito le sue dirette e suggerito argomenti e frasi da inserire: dopo un po’ di ironia iniziale, immancabile nei brani di Panè, in cui sarcastico tocca i temi di attualità che più hanno fatto parlare (autocertificazioni, amuchina, regina), Matteo diventa in un primo momento riflessivo (parlando dei problemi economici e della difficoltà di stare soli in casa) e, intorno alla metà del brano, persino sentimentalista: “Distanti oggi più di ieri ma con gli stessi desideri… non è facile stare da soli, dai siamo sinceri… il vento porta spavento, non l’avevamo messo in conto, andrà tutto bene e questo sarà solo un racconto”.
Trarre insegnamenti per apprezzare la vita
E poi, ancora, l’autore vuole far capire l’importanza di trarre insegnamenti da questa triste storia, per apprezzare meglio i bei momenti della vita: “Di nuovo all’aria aperta per una normalità diversa, il calore di un nuovo sole, nuovo ossigeno da respirare… il profumo della vita avrà un altro odore, una pizza con gli amici una nuovo sapore, quest’aria di primavera sarà la prima vera, un sole dopo la tempesta e più nessuna protesta”.
Si possono addirittura sfiorare le lacrime nel coro (fatto insieme alle voci delle sorelle Enrica e Ludovica Panetta) che introduce l’ultimo minuto della canzone, che potrebbe definirsi forse il fulcro del brano stesso, in cui il climax ascendente raggiunge l’apice: “Stringimi quando sarà il momento… ora siamo distanti ma torneranno quegli istanti, fra abbracci abbondanti e sorrisi smaglianti. Daremo un senso al nostro tempo, sapremo come usarlo, diventerà come un pennello in mano a Giotto o Caravaggio”.
La conclusione, prima del ritornello finale, è un vero e proprio inno ai sentimenti senza alcuna reticenza né vergogna: “Vestiti non di corazza ma di spensieratezza, ogni piazza piena di una nuova forza… nessuna mascherina, tutto come prima, darsi il cinque come medicina… ad avere la corona sarà solo la regina”
Lo scanzonato Panetta ha raggiunto una notevole maturità artistica… grazie anche all’amore?
Non c’è che dire, Panetta in questo nuovo singolo dimostra sicuramente di aver raggiunto una maturità artistica che lo porta ad unire al suo inconfondibile stile scanzonato qualcosa di molto profondo: specchio, questo, di un mutamento anche a livello personale. E, forse, di un amore che sta condizionando la sua vita, come racconta lui stesso nella precedente creazione artistica, “Mezzaluna”, ricca di riferimenti ad una storia importante: “In fondo è una vita che aspettavo tutto questo e adesso spero non vada tutto al cesso e io non sia quel solito stronzo che dice a se stesso di non essere pronto, spero di consegnarti il mondo racchiuso in uno scrigno chiuso a doppia mandata dall’interno… il mio paradiso dopo una vita d’inferno… come quando nei film ci si promette amore eterno, sarai il mio ultimo quaderno”.
LEGGI ANCHE: Terremoto, da Frosinone l’abbraccio all’Abruzzo: il video è virale
E: Frosinone – Al Parco Matusa Panè e la sua orchestra chiudono in musica il Ciociaria Street Food